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lunedì 7 novembre 2022

Il mondo sommerso della ginnastica e le responsabilità di un sistema

di: Redazione

“Come presidente del Comitato olimpico e punto di riferimento dello sport italiano sento l'obbligo di chiedere scusa a tutte le atlete ed ex atlete che hanno sofferto a causa di comportamenti inappropriati"

Alla fine le scuse di Malagò sono arrivate. A circostanziarle è stata però una narrazione di alleggerimento tipica e diffusa quando uomini di potere si trovano a commentare abusi avvenuti sul corpo delle donne : “non facciamo di tutta l’erba un fascio”,  “ancora nessun giudice si è espresso”, “se dei singoli hanno sbagliato pagheranno, ma non macchiamo l’eccellenza del movimento ginnastico italiano”. 

Va ricordato al presidente Malagò, in carica dal lontano 2013, che le prime denunce pubbliche risalgono a due anni fa. Che ad accompagnarle è stato il vergognoso silenzio della federazioni e le minacce ed i ricatti di dirigenti ed allenatori. Che ora che il confine è varcato, le dichiarazioni delle atlete si stanno moltiplicando giorno dopo giorno.

Dove sono stati in questo tempo i responsabili del sistema sportivo italiano.  Chi di essi ha il compito di vigilare su allenatrici e allenatori che lavorano con bambine e adolescenti? Che cosa continua a sfuggire al presidente del CONI che si ostina a parlare di episodi su singole atlete?

mercoledì 17 novembre 2021

LA GRELLIATA MISTA #10 – PATTINARE CON DESTREZZA SPD CAMPODORO VOLLEY – SANPRECARIO VOLLEY (1 – 3) – 11.11.2021

 


A come Andiamo a Campodoro, che ricomincia il campionato!

B come Basta che si giochi, non ne potevamo più di guardare N'Gapeth fare il bilanciere, che ha imparato da noi quando gli abbiamo insegnato a giocare!

C come Cazzo che bello, si gioca! Oppure come campionati Europei maschile e femminile vinti dall'Italia: c'è una voglia di emulare Giannelli, Egonu e company pari solo alla voglia di birra di noi precari! Oppure come Campodoro, sempre un applauso per gli avversari.

D come Dario aiutami a scrivere questo pezzo, per favore.

E come Elena che esordisce come coach della banda Precaria del Volley. Tempo due minuti ed è già in maniche corte, da fuori traspare solo calma e serenità, la realtà è che ci vorrebbe già uccidere nel sonno.

F come “Facciamo veloci per piacere, se dobbiamo perdere facciamolo subito in 3 set!”

G come Già sai che non sarà una cosa veloce.

H come “Hai visto che non sarebbe stata una cosa veloce?”

I come “Infatti avevi ragione!”

L come Lavorare: abbiamo bisogno di lavorare, di crescere in ogni fondamentale.

M come “Ma abbiamo preso i palloni? E le maglie? E le borracce? E i green pass? E i certificati?" E la testa? (cit. mio padre)

N come Non pensate minimamente di andare a docciarvi senza aver fatto scarico. Tolti i giovincelli abbiamo tutti una primavera in più sul groppone e un po’ di autoconservazione non guasta.

O come “Oh, hai visto che le docce sono gialle?”

P come Pallavolo. "Non so perché dobbiamo usare tutte queste parole inglesi (Volley)" citazione di SuperMario Draghi oppure come Pattinare con destrezza: il campo ha il parquet, si scivola. Per intenderci, se ti lanci, per un recupero nel tuo campo ti fermi in tangenziale in coda per il concerto a Sherwood.

Q come Quattro set totali disputati nella nostra prima partita.

R come Razzismo, chi ama lo sporto odia il razzismo!

S come Silenzio: succede che in campo ci sia, è la tensione, l'agonismo, la paura di sbagliare e la voglia di far bene, il silenzio è questo e altro. Succede anche che qualcuno molli una puzzetta, per dire.

T come Tempo, arbitro tempo: ma c'è acqua nelle borracce? Dov'è la birra?

U come Ultimi due punti messi giù da Bez da poco entrato: aveva una gran voglia di chiudere la partita e di andare a birre.

V come Vittoria 3 a 1 per noi.

Z come Zorro.

 

Premi speciali assegnati dalle gradinate vuote:

- premio “Ciliegina Sulla Torta”, detto anche “Pippo Inzaghi”: va a Bez, entra fa due punti, chiude la partita, tutti a casa. Opportunista.

- premio “Testa Bagnata”: va ad Andrea, ha più sudore che capelli sulla testa. Trapiantali.

- Premio “Punto Bastardo”: va ad Enrico per la palletta lunga in 1 stile beach volley. Insabbiato.

- Premio “Catapulta”: va ad Emanuele, un recupero come quello non si è mai visto nell'amatoriale. Pericoloso precedente.

- Premio “Cardiopatia”: va a Vincenzo, ti regaleremo un defibrillatore. Tifoso Elettrocardiogrammatico.

- Mvp: va all'arbitro, ogni tanto cieco, non distingue le linee del campo da pallavolo con quelle del campo da basket e, a volte, dimentica che si possono fare al massimo 3 tocchi.


Testo di Bez e Dario 

martedì 13 aprile 2021

UN ALTRO GENERE DI CONI - INTERVISTA A CHIARA ROSA


Chiara Rosa è primatista italiana di getto del peso. Appartenente al gruppo sportivo delle fiamme azzurre che è il gruppo sportivo della polizia penitenziaria, vanta 28 titoli assoluti e 19 medaglie internazionali. Abbiamo avuto l'onore di prole alcune domande aventi come focus Coni e discriminazioni di genere nello sport italiano e ci ha risposto come lei sa fare. 

lunedì 15 marzo 2021

UN ALTRO GENERE DI CONI: Il caso Lara Lugli. Facciamo chiarezza.


In questi giorni si parla molto del caso
Lara Lugli, la pallavolista del volley Pordenone citata per danni dalla sua società perché rimasta incinta. L'unica cosa chiara della vicenda è che in pochi hanno chiaro cosa sia successo e cosa succede da sempre nello sport femminile.

In Italia le atlete sono tutte dilettanti, non avendo accesso alla legge 91/81 che regola lo sport professionistico. Gli sport professionistici in Italia al momento sono solo 4: calcio, basket, golf e ciclismo, e solo per gli uomini. Questa legge, che è vecchia di 40 anni, lascia alle Federazioni sportive la libertà di scegliere se le loro atlete e i loro atleti possano avere contratti professionistici o meno. 

La situazione è grave. La nuova riforma dello sport, seppur con qualche miglioria, non obbliga le Federazioni a tutelare le loro atlete e i loro atleti. La prassi attuale si fonda sulle scritture private, che non sono contratti e che oltre a non offrire alcun tipo di tutela, come il pagamento dei contributi o gli infortuni, includono le purtroppo famose "clausole anti-maternità". Queste clausole prevedono la rescissione automatica dei "non contratti" nel caso l'atleta rimanga incinta. 

Le atlete di Mondovì e Macerata in solidarietà a Lara Lugli

La situazione di Lara Lugli se possibile è ancora più paradossale. Lara ha firmato una scrittura privata con la società Volley Pordenone. All'interno di questo non contratto c'è la clausola anti-maternità.Nel marzo 2019 Lara scopre di essere incinta, lo comunica alla società e il suo non contratto viene stracciato. Da quel momento l'atleta rimane di fatto senza lavoro. Poco dopo subisce un aborto spontaneo, ed è importante dirlo perché il rispetto per la donna viene distrutto dai fatti successivi. 

Lara chiede alla società, attraverso un’ingiunzione di pagamento, che le venga dato il suo rimborso spese (non stipendio, perché di fatto non ha un contratto), per il mese di Febbraio, in cui ha lavorato e dato il suo contributo alla squadra. 


Dopo questa richiesta la società Volley Pordenone la cita per danni, basandosi su una scrittura privata che lei stessa ha stracciato nel momento in cui Lara ha comunicato la gravidanza. 

Le motivazioni della società sportiva sono ancor più assurde: Lara non ha onorato il "contratto" e ha fatto perdere soldi alla società. La grande colpa di Lara: una gravidanza non programmata.

 

"La signora Lugli, che all'epoca dell'ingaggio aveva 38 anni compiuti, ha taciuto al momento della trattativa contrattuale la sua intenzione di avere figli. Nascondendo la sua volontà di essere madre, ci ha fatto perdere punti e sponsor".


Quindi un'atleta per fare sport deve rinunciare alla maternità? E se succede deve ripagare i danni alla sua società sportiva? 


Fino a che la legislazione sportiva non cambierà sul serio le atlete saranno sempre ricattabili. O firmi quei non contratti o non puoi giocare.  Se rimani incinta non hai più reddito e lavoro e se chiedi i soldi che ti spettano vieni citata per danni. Facile poi riempirsi la bocca con la crisi demografica. 

E' assurdo il trattamento riservato alle donne atlete in Italia. E’ vergognoso che le società sportive considerino queste clausole come normali e che addirittura non paghino a un'atleta quello che le spetta come punizione per una gravidanza. E' triste che un avvocato si sia prestato a questo gioco di ricatti facendo causa per danni a Lara. 

Lara è a fine carriera e può permettersi di denunciare questa situazione incredibile, ma le atlete nel pieno dell'attività sportiva rimangono ricattabili da parte delle società in cui giocano. 



D’altronde nel nostro paese c’è un problema di rappresentanza sportiva grande come un macigno.Non c’è mai stata una presidente del Coni. Non c’è mai stata una presidente di federazione sportiva, con un'unica eccezione durata 6 mesi negli sport equestri e la positiva elezione di Antonella Granata, avvenuta lo scorso 13 Marzo per la federazione italiana squash. Lo scandaloso rapporto di genere è di 600 a 2. Dirigenti e allenatori sono quasi tutti uomini anche negli sport con grande presenza femminile e fino a quando non ci sarà un’adeguata presenza femminile nella leadership sportiva la situazione non potrà cambiare davvero e la dignità, la professionalità e i diritti della atlete continueranno ad essere calpestati. 


Il prossimo 18 Maggio ci sarà l'udienza di Lara davanti al giudice di pace. Nel frattempo possiamo sostenerla aderendo alla campagna di Assist - Associazione Italiana Atlete. Basta postare sui social una foto con #ioloso e dire a tutti che sappiamo quanto schifo faccia la situazione e che sosteniamo chiunque cerchi di cambiarla. 



La cultura sportiva del nostro paese è gestita da uomini a favore di uomini. La discriminazione di genere ne è elemento costitutivo. Il tempo è maturo per cambiare le cose! Un altro genere di Coni non è possibile, ma necessario! 


martedì 2 marzo 2021

UN ALTRO GENERE DI CONI. Lo scandalo della rappresentanza sportiva.

 Un sistema di potere consolidato, egemonizzato, tutto teso a conservare lo status quo; legato a doppio filo con le stanze della politica e saldamente in mani maschili. Stiamo parlando del CONI, il vertice istituzionale dello sport del nostro Paese che si appresta ad affrontare, a Maggio, l’ennesima tornata elettorale



martedì 17 novembre 2020

SANPRE AROUND THE WORLD - UN SORRISO DA BOALI

 

Settantesima tappa della saga Sanpre Around The World: vagabondaggio evangelico per il pianeta a diffondere il verbo del nostro Santo: Precario!

venerdì 13 novembre 2020

PER LA PROTEZIONE E LA TUTELA DEL MONDO DELLO SPORT A PARTIRE DA CHI LO PRATICA - APPELLO E RACCOLTA FIRME


La seconda ondata ci ha travolto ad appena tre mesi dalla fine del primo Lockdown. Ha azzerato le prospettive del nostro settore, lo sport, così come di tanti altri comparti sociali e produttivi di questo paese. Ha mostrato le falle di un sistema che ha impiegato gli ultimi vent’anni a destrutturare lo stato sociale: depotenziamento dei trasporti pubblici, contratti di lavoro senza tutele, tagli al sistema sanitario nazionale ne sono significativi esempi. In tal contesto si è realizzato il vergognoso, ma forse inevitabile fallimento dei sistemi di gestione e tracciamento, alla base della decantata convivenza con il virus.

martedì 21 gennaio 2020

CAT. GIOVANISSIMI: RICOMINCIA IL CAMPIONATO



"Uggio" e Fango in pianura. Un altro anno è cominciato e con esso è iniziata pure la seconda fase del campionato giovanissimi U15 che ci ha visti impegnati sul campo di casa contro il Brusegana S. Stefano